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5 - Ovulation et cheminement de l’ovule fécondé dans les trompes de Fallope

Spermatozoo

Durante l'ovulazione, i legamenti dispongono l'ovaia in modo da creare una tenuta tra il padiglione situato all'estremità delle tube di Falloppio ed il follicolo di Graff. Le Fimbrie (frange), un po'come tentacoli viene allora a coprire tutta una parte dell'ovaia.

Impianto nel endometrio uterino

6/7, vedere 8o giorno

5o giorno

4o giorno

3o giorno

2o giorno

1o giorno 1o terzo

L'ovulo, o ovocita 1, è espulso dell'ovaia con il liquido follicolare, e proiettato nelle tube di Falloppio durante l'ovulazione.

Corpo luteo

Gli spermatozoi si dirigono verso le tube di Falloppio dopo un rapporto sessuale, aiutati dal muco cervicale dell'utero particolarmente abbondante al periodo d'ovulazione, soprattutto al livello della cervice. Immersi in questo contesto, questi spermatozoi possono vivere fino a 3 giorni.

Vista esterna, fuori del periodo d'ovulazione della tuba di Falloppio interessata. I legamenti sono a riposo.

Acrosoma. Vescicola di enzimi che permettono dopo rottura, la digestione della zona pellucide o membrana extracellulare (pelle) e la penetrazione del nucleo nell'ovulo.

Nucleo.

Sola parte che possiede i 23 cromosomi paterni e penetra nel ovulo

Coda (flagello) che permette la progressione

Quando il follicolo de De Graff arriva a la maturità, i legamenti che sostengono l'ovaio interessato ammettono il posizionamento sopra la posizione dove questa maturita sull'ovaia, affinché abbia ermeticità tra esso e il padiglione del tubo interessato durante l'ovulazione. Il liquido follicolare che viene quindi proiettato nel tubo con l'ovulo (ovocita 1 in questa fase) si comporta come gel protettivo e portatore, ma dato che esso contiene un sacco di progesterone, serve anche come esca per gli spermatozoi.

Su

Come possiamo vederlo di cui sopra, cosa che è meravigliosa nel umano come nel qualsiasi mammifero, è questo insieme di organi che forma un luogo protetto per permettere la fecondazione dell'ovulo vie04it allo stesso tempo, di fuori dell'organismo materno ed interno alla madre. Fuori dell'organismo materno perché qualsiasi introduzione di una cellula non conforme alla totalità della genetica materna in una delle sue cellule sarebbe combattuta dal suo sistema immunitario, ed interno alla madre, per preservare la sicurezza e la sopravvivenza dell'ovulo fertilizzato in un ambiente protetto che permetterà di più di stabilire le prime basi mentali del feto. Quindi non c'è mai introduzione diretta della componente genetica maschile nei tessuti carnali femminili. La fecondazione è sempre realizzata in una fase in cui l'ovulo è in sospensione prima di essere di nuovo impiantato in modo protetto del resto dell'individuo da una placenta intermedia che permette l'alimentazione e lo sviluppo dell'embrione quindi del feto i cui dati genetici sono soltanto a cinquanta per cento conformi a quelle della madre.

Vediamo quanto il sistema è complesso e quanto nulla è lasciato a caso, sarebbe soltanto nel sistema di recupero dell'ovulo con il fimbriae (frange) ed il padiglione delle tube di Falloppio al momento dell'ovulazione. A questo punto, anche se i legamenti che sostengono l'ovaia fanno in modo di regolare gli organi tra loro affinché non ci sia espulsione dell'ovulo fuori degli organi ricevitori.

Le tube di Falloppio sono in seguito dimensionati in modo da conservare l'ovulo fertilizzato in sospensione durante il periodo che gli permetterà una successione di trasformazioni con segmentazione della prima cellula chiamata ugualmente "zigote", dopo fecondazione.  

L'avanzamento si fa in cinque a sette giorni, vedere otto giorni secondo la rapidità delle divisioni successive. Queste divisioni consentono la specializzazione delle cellule, di cui alcuni diventano placenta dopo l'impianto (cellule del trofoblasto) e gli altri sono specializzati nello sviluppo embrionale (Cellule embrioblasto, chiamate anche massa cellulare interna).

È solo da partire da questo momento che può dunque farsi l'impianto o annidamento, (cioè fare il suo nido), ma potremmo quasi dire il reimpianto nell'organismo materno a livello, questa volta, dell'endometrio (mucose uterine). La differenza è tuttavia fondamentale, poiché l'ovulo al momento dell'ovulazione, chiamato anche ovocita 1, conteneva soltanto ventitre cromosomi materni, mentre questo futuro essere umano ne contiene allora quarantasei con i 23 del padre, fra cui il determinante sessuale X o Y.

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