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Seguito del capitolo 2


LE PIANURE DI UCRAINA  


La Libertà della Donna  

 


Una cosa era meno conosciuta, la "Libertà della Donna". Se non l'ho abbordato piu presto, è perche non ci si trattava di una disuguaglianza, ma invece da una troppo grande uguaglianza. Nella nostra società moderne, numerose professioni sono adesso più accessibili alle donne che erano anteriori, ma non era ancora veramente il caso in Ucraina a questa epoca. La pala e zappa erano più comode di ogni arnese meccanico molto spesso in panne. Tali erano dunque le spazzatrici delle vie.   

Non voglio bene inteso parlare di spazzatrici meccaniche ma delle forti signore, generalmente più molto giovani che misuravano a grandi passi le vie, un immense scope di betulla in mani. Il corpo piegato in due, avanzavano pesantemente al ritmo del loro immenso attrezzo. Non vorrei esagerare, ma una sola scopava in una volta sola la via dietro il nostro palazzo o due automobili si incrociavano facilmente. Che piova, che tira vento, che nevica, erano là, fedeli in gamba. Ne andava parimenti per la raccolta delle pattumiere. Dei piccoli scale metalliche erano disposte a questo effetto in fondo ai palazzi qua e là. Il camion a cassone ribaltabile guidato da un uomo, si fermava vicino, e ciascuno la sua pattumiera alla mano saliva la scala per sbarazzarsi dei suoi detriti nella benna. Numerosi erano gli uomini che venivano a fare la ginnastica di scalata, ma nel cassone ribaltabile, a sguazzare nei rifiuti per ripartirli del piede, erano sempre queste stesse forti donne. C'erano altri professioni in che la donna eccelleva, erano nei mestieri di cantoniere, muratore o conciatetti. Non parlo là delle eccezioni femminili siccome esistono anche da noi, ma bene di una grande proporzione. Gli uomini erano gruista o conduttore di apparecchio, ma le signore erano alla pala ed al piccone, o a trarre il cemento con le pesanti regole da muratore.   

Nelle stesse circostanze che la parquet verniciato, poco tempo dopo il mio arrivo, eravamo stato i spettatori di un gruppo di cantoniere femminile. Era nelle prime settimane del mio primo soggiorno, perché faceva ancora molto freddo, penso che eravamo al inizio di marzo. Ai dintorni del nostro palazzo, la carreggiata si era degradata seriamente in questa fine di inverno, ed una grande anfrattuosità di due a tre metri di diametri si era formata vicino ad un incrocio. Una volta ancora, un mezzogiorno che il autocorriera ci portava al ristorante, vedemmo un rimorchio fumante di graniglia bitumata no lontano da là. Un poco come per la smerigliatrice a nastro, quelli più beffardi e può essere anche lucidi, non mancarono di fare alcune allusioni accompagnata di una risata sarcastica, del stilo io voi garantiti che vanno ad aspettare che il bitume raffreddasse!"  

Al nostro ritorno dopo pranzo, cinque donne munite di pale e di rastrelli, erano ad affaccendarsi intorno al rimorchio disposto vicino al buco. Due di esse, munite di pale di cui si servivano come piccone tentavano di staccare un grosso blocco di graniglia bitumata, un'altra al suolo, munita di un rastrello, tentava di fare cadere egli, mentre le due ultime aspettavano. Non credo che sia possibile ridere ne, tanto il ridicolo della situazione sfiorava la miseria nera. Più triste era difatti in particolare la buona volontà impotente di ciascuni e di queste donne. Quando tornammo a la sera, scoprimmo il risultato. Avevano riuscito a fare cadere al centro del buco, un enorme blocco di bitume di sessanta a ottanta centimetri al cubo, rappresentando approssimativamente il valore del volume totale della cavità, ma non sparso perché raffreddato troppo presto. Restò così parecchi giorni finché un grosso trattore a bruco, molto utilizzato laggiù, passa sopra e lo schiaccio un poco. I camion cominciarono allora progressivamente essi anche di valicare lo, poi i veicoli più leggeri. Era ancora molto alto quando partii al fine di maggio, ma quando ritornai in settembre, caldo aiutando, si era un po' steso. La cavità iniziale aveva fatto tuttavia parimenti, e rappresentava quasi la totalità della carreggiata, il monticello di bitume solo rimaneva al suo centro.   

Vi lascio apprezzare la cosa senza più di commento. Tutto non perfetto certo da noi, e potremmo ritrovare forse qua e là degli esempi similari, ma era talmente la regola giornaliera, che questo metteva bene in evidenza il loro désœuvrement morale.     

A questa immagine, altrettanto un rischio minimo poteva essere protetto dalle regole draconiane di sicurezza, altrettanto poteva essere al contrario in un'incoscienza totale, per dissimulare una cattiva organizzazione. Ne era così sul nostro posto di lavoro, per il trasferimento di acido fosforico concentrato, molto utilizzato in agroalimentare. Era stoccato in damigiana di vetro al pianterreno ed era istradato di piano in piano, fino al punto più alto, per molto strette scale molto in pendenza. Due ragazze, munite di un genere di barella in legna pianificata per ricevere il pesante recipiente, scalavano regolarmente la fabbrica del basso fino in cima. La prima saliva all'indietro piegata in due coi impugnature della barella sotto i suoi piedi, e l'altro issato sulla punta dei piedi le braccia sollevate a perdere ne il soffio, provava a custodire una mezzo-orizzontalità all'insieme, affinché la damigiana non stesso attaccata non ribalta. Se da sfortuna questa si era rovesciato, la ragazza del sotto e quelli che lavoravano ai piani inferiori, sarebbero potuti essere molto gravemente bruciati per le proiezioni. Dopo questo pericoloso esercizio, quando si trattava di versare questo acido fumando nel sistema previsto a questo effetto, il messinscena della perfetta sicurezza era rispettato. Per fortuna non feci mai il testimone di un incidente, sebbene statisticamente questo sia stato inevitabile. Scrivendo ciò penso beninteso alle disgraziate ragazze e donne che un giorno o l'altro ne andava a morire o dovrebbe vivere per sempre sfigurate, e rese cieci per le bruciature acide. Ancora peggiori tutti questi stoccaggi radioattivi sono di più pericolosi per il pianeta, che possono sempre esistere in questi paesi, ma che fare di fronte a questa incoscienza? Al tempo dove l'uomo avrebbe potuto possedere alcuni interessi di agire, la motivazione non esisteva già più, allora adesso che non è più degli stoccaggi senza valore di fronte alla necessità giornaliera di sopravvivenza.... non conosco le circostanze attuali, ma immagino volentieri.  

Tutte queste condizioni più assurde erano vissute in particolare dalle donne. Non posso garantire se in tutta l'unione sovietica, ne era così, ma sembra bene che il caso sia stato generalizzato. In una tale "uguaglianza" della donna, niente la differenziava più dell'uomo, se non è una condizione di cui Galla mi riportò i fatti, addetta in quanto a lei, alla femminilità. Avendolo, assimilato alla mancanza di dirittura di un solo uomo, più che alle faglie del sistema, me ne aveva riportato i fatti con un certo rancore. Un medico ostetrico di cui aveva avuto bisogno dei servizi alcuni anni più presto, ne era il centro.  

L'aborto era libero e gratuito, ed essendo si un giorno ritrovato incinta, era andata direttamente all'ospedale dove nessuno problema si era porsi. Questo dottore l'aveva ricevuto e gli aveva espresso il poco che rappresentava le cure legali in rapporto ai bisogni di questo genere di intervento. Poteva tuttavia se lo desiderava, essere oggetto di cure complementari utili, ma gliene sarebbe costato allora venti rubli. Lo stipendio mensile di un operaio era allora di cento quattro rubli. Era certo perfettamente cosciente della frode, convinta in ciò che otterrebbe solamente le sole cure ai quali aveva diritto, ma aveva pagato di paura di ricevere ne solamente la metà. Questo giorno, da timore di complicazioni sempre possibili, quattro altre donne avevano accettato il mercanteggiamento.  

Il calcolo è veloce, con dei mezzi illegali, questo dottore si era procurato da una sola giornata, lo stipendio mensile di un operaio. Certi vedranno in questo forse un semplice mezzo illegale in questo contesto, praticato quasi legalmente da noi nel ambiente privato. La differenza risiedeva tuttavia bene più nelle possibilità di spendere questo denaro che al modo fraudolento di guadagnarlo. Ogni acquisto di importanza era assoggettato difatti al sistema prioritario. I prioritari erano come l'abbiamo visto già, i membri eminenti del partito, la milizia ed i militari. Per questo piccolo chirurgo di campagna, come per tutto altro operaio, gli era dunque impossibile utilizzare questo denaro dilapidato, per qualche acquisto di casa, veicolo, non stesso vivere di un modo più lussuoso che i altri. Avrà per ciò che questo lusso sia disponibile nei negozi in che aveva diritto di accesso in quanto non prioritario. I soli negozi dove il denaro permetteva di liberamente acquistare essendo  i berioska1, occorreva per ciò dei motti stranieri. Non gli restava per spendere questa fortuna giornaliera dunque che il mercato nero ed la: Vodka!


1)Berioska : Negozi riservati alla sola clientela che aveva possibilità di pagare in motti stranieri. Erano localizzati vicino ai centri turistici, e facevano l'oggetto di molte brame. In egli si trovava la maggiorenne partita dei prodotti di consumazione che mancavano altrove. I tassisti moscoviti per esempio, facevano cambio di soldi al nero vicino ai turisti ad un tasso molto interessante, e sviluppavano così un commercio parallelo. Ebbi l'opportunità di bere del caffè liofilizzato da questa provenienza da un'amica a Ladijin, mentre la più vicina bérioska si trovava a più di mille chilometri.


Questo uomo di cui il "fortuna" era a non sapere che ne fare, si dedicava all'alcol tra amici dunque e soprattutto amiche, ma anche ad ogni forma di dissolutezze sessuali, ciò va da se. Il sentimento di male vivere era diventato per essi ciò che era a quelli che si attablaient a bere la vodka fino a cadere, si credevano felici. E mediante queste persone che il mercato nero infiorava meglio, ma anche tra le mani di questi personaggi che sono oggi molti patrimonio russe. All'epoca del mio primo soggiorno avevo barattato così due jeans ad un "automobilista" per tre cento rubli, o al cambio ufficiale dell'epoca, tre cento sessanta cinque Euro, che rivendevano ancora il doppio. Se ho messo, automobilista introduce virgolette, è per mettere in evidenza che se era automobilista, era prioritario. Non lo vivo appena, il valore essendo concluso di anticipo, e lo scambio essendo fatto si per il finestrino aperto della macchina, sul fare della notte. Certi comprendono forse meglio perché delle enormi fortune sovietiche invadono adesso la costa di azzurro, ma anche ciò che rappresenta il nuovo capitalismo russo.


Questa traduzione è stata effettuata da un traduttore elettronico, è per questo che chiediamo a lei molta indulgenza, e siamo aperti a qualsiasi proposta dalla sua parte per una migliore interpretazione. Grazie per ciò, di volere contattarci qui.

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