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CAPITOLO 3


L'entrata al tempio



All'alba di quest'anni 50, era in effetti l'inizio dell'elettrificazione nelle campagne del palo. Eh sì! Oltre cinquanta anni fa, che le buone vecchie lampade a petrolio sono scomparso dei focolari un po'ritirati dalle città. Je ne veux pas dire que ce nouveau marché était la ruée vers l’or, mais ça y ressemblait bien quand-même un peu en comparaison de la conjoncture actuelle. Ciascuno voleva vedere chiaramente la notte, e gli affari erano fiorenti per quello che sapeva tirare profitto.

Mio padre, non faceva parte di quelli. Forse per mancanza di fiducia, forse con semplice onestà, forse a causa di troppo ragionamento, sempre è -il, che aveva molte difficoltà a richiedere la retribuzione giusta del suo lavoro. È vero, che era spesso confrontato ad gente che si considerava come più infelici di lui e forse vi era -il troppo sensibile. Molti piccoli agricoltori vivevano ancora un po' in autarchia a quest'epoca. Quasi la totalità delle loro necessità alimentari era certamente soddisfatta dalle risorse dell'azienda agricola, ma la loro capacità di scambio restava molto debole, ed era accentuata dalla necessità di conservare alcune riserve per salvarle di un cattivo raccolto. Ciò faceva evolvere i più poveri in una vita d'aspetto misero. La majorité d’entre eux étaient pourtant beaucoup plus riches que mon pauvre papa, mais comme après avoir tiré derrière son vélo une lourde remorque pleine d’outils, il s'était acheté une vieille six chevaux Renault d’avant guerre, il était considéré comme gagnant de l’argent facilement. Il materiale costava già molto caro all'acquisto, allora piuttosto che di fare un lavoro chiuso, preferiva farlo perfettamente, libero di dovere accorciare l'elenco delle ore sulle fatture per non passare per un ladro.

Se le cose ne fossero restate là, i miei genitori avrebbero certamente incontrato soltanto pochi problemi, ma come molti loro clienti avrebbero voluto avere il burro ed il denaro del burro, molto avrebbe voluto avere l'impianto elettrico senza dovere pagarla. I regolamenti di fatture trascinavano dunque su numerosi mesi, quando non era su molti anni secondo i raccolti. Tra i non pagati e gli anticipi d'acquisto di materiali, furono dunque sempre poveri con molto denaro fuori.

Per noi tre, Colette, Jean Claude ed io era il sogno questa ghironda sei cavalli degli anni 1923 o 24. Lo chiamavamo “Titine„. Tutti tre sul sedile posteriore, eravamo come i piccoli principi quando combiniamo in nostri nonni paterni a Châteaudun. Era come lo cantava splendono Mariano “sulla strada di Narbonne, si poteva vedere i giri di Carcassonne, profilarsi all'orizzonte di Barbaira„. Pensate, non mettevamo meno di una buona ora per percorrere la piccola quarantina di chilometri di linee diritte che le separavano da da loro. La nostra gioia raggiungeva tuttavia il suo tetto, quando della cima dell'ultima costa, scoprivamo improvvisamente tutta la città ed il suo castello fiero feudale.

Noi eûmes anche fin da quest'epoca, alcune domeniche al mare, Cabourg, Franceville, la sabbia fine. Io ne facevo torte, castelli, correvo a perdere alito, su queste dimensioni immense che il mare lasciava intersecate di alcune reti d'acqua ritirandosi. Ah! Per correre, correvo, pensavo soltanto a ciò, soprattutto di correre più rapidamente degli altri.

Egli già, come profondamente vi aveva ancorato in me, questo desiderio di corse, di concorrenze, come per la piccola bicicletta alla finestra del deposito di biciclette alcuni anni prima.

Fin dal 1953, papà montò molto una grande antenna, a tredici metri sopra il tetto e ricevemmo la televisione. Inutile di dirvi che all'epoca ciò non passò inosservato nelle nostre campagne, tanto più che il ricevitore funzionava spesso nel deposito e causava allora l'assembramento degli oziosi. Non era certamente la televisione colore, “la neve„ era spesso all'appuntamento allo schermo. Occorre dire che non c'erano tutti i relè di cui siamo forniti ora; abitavamo a cento cinquanta chilometri di Parigi, e captavamo l'emittente del giro eiffel.

Per me che non aveva mentre sette anni ciò rivestiva bene qualche importanza di essere il solo in classe da osservare “trentasei candele„, “il tracciato alle stelle„ o “la vita degli animali„, ma non credo che ne tirassi un reale orgoglio verso i miei piccoli camerati. Se ciò fosse stato, mi sembra che i miei risultati scolastici avrebbero rapidamente bastasse a riportarlo su terra. Non voglio dire là che ero cattivo, ma se il mio fratello e la mia sorella fossero sempre primi, per me ciò me arrivasse soltanto occasionalmente.

Ci intendevamo bene tutti e tre, Colette, Jean Claude ed io. Non eravamo certamente bambini modello, poiché ci litigavamo bene a volte, ma ci gradivamo molto reciprocamente. Non sopportavamo che uno frustré rispetto agli altro due e ciò andava spesso fino ai più piccoli dettagli. Se uno avesse ricevuto una caramella senza gli altri, lo dividevamo in tre. Riassicurate, non eravamo angeli, poiché c'erano bene piccoli slittamenti, ma l'ambiente familiare era buono, il cuore vi era.

Nel settore spiritoso, non eravamo forse i primi, ma come per la scuola, eravamo assidui. Andammo tutti tre regolarmente allo catéchisme cattolico, da un lato a causa delle idoneità, ma anche parce che al nostro arrivo in questo villaggio, mamma si era un po'riconciliato con la religione, al contatto del curato molto brave del nostro villaggio. Era un uomo brave, sincero e vero in tutto ciò che faceva, e credo che si sarebbe potuto dire di lui, ciò che cantiamo a volte nelle nostre chiese: Gesù -dentro, si vede all'esterno. Aveva saputo vedere nei miei genitori, giovani che si investivano per arrivarvi, ma che non trascuravano per altrettanto la vita familiare, infine dei giovani che dio gli aveva messo a cuore di aiutare. Poco tempo dopo il loro inizio d'attività, aveva così affidato ai miei genitori un lavoro di cui mi ricordo io stesso ancora. Era un pannello luminoso costituito di una folla di piccole lampade, all'effigie di Apolline santa, una vergine celebrata il 9 febbraio, giorno della festa del villaggio.

All'entrata del cuore della chiesa, di fronte ad una rappresentazione molto imponente di Marie vergine che tiene Gesù nelle braccia, la sua statua era là, una paio di tenailles alla mano. Era pregata dai fedeli per le cure dentarie, e riconosciuta “proprietario del villaggio„.

Occorre dire che allora, ne avevamo tutti un bisogno enorme, ma là ancora vi ritorneremo.

Con questo piccolo lavoro, questo curato brave aveva saputo applicare la carità senza ferire, e poiché disponeva molto di un grande giardino per lui molto solo, ne aveva proposto i tre quarti ai miei genitori. Questo giardino era sospeso su di molti metri la nostra ogni piccola corte ed alcune dipendenze, cosa che permetteva di accedervi direttamente per mezzo di scale e di cammini di legno messo sui tetti.

Permette -moi di sottolineare al passaggio, quanto quest'uomo brave aveva avuto più discernimento che altri. Così che dio benedetto humbles di cuore! Nei miei genitori, non aveva visto che gli aspetti ingannevoli, ma avevano saputo fare la differenza tra gli aspetti esterni che dava loro la loro funzione in questo piccolo villaggio di campagna, e la realtà di vita che non aveva realmente relazioni. Così anche con il male ai denti, questo periodo fa parte di un'epoca benedetta. Si integra in ciò che potremmo chiamare per i miei genitori, la progressione. Credo che mangiassero allora il loro pane bianco il primo.

Spettò a quest'epoca a porsi per loro, il grande problema dell'istruzione secondaria dei loro bambini. Il nostro villaggio era situato a quattordici chilometri della prima città, Nogent Rotrou, dove la mia sorella avrebbe potuto entrare pensionante in classe di sesto. Non erano presi ancora in considerazione i transporti scolastici allora, e poiché gli artigiani non potevano pretendere al conseguimento di borse di studio, dinanzi alla difficoltà finanziaria che ciò rappresentava, il problema fu rimesso a più tardi.

Verso questo stesso periodo, i miei genitori non avendo i mezzi per offrirmi un treno elettrico, iniziai da parte mia a costruirne in compensato. Attinsi le mie ispirazioni in un vero tesoro per il bricoleur in erba che ero allora, una pila imponente di vecchie riviste “sistema D„ messa in fondo al grenier. Se cito questo treno, è che fu per me egli mi sembra, il mio primo fallimento significativo. Molto rapidamente in effetti, la realizzazione cadde all'acqua. Non credo del resto che duri più di alcuni giorni, ma lo apprese tuttavia molto.

Realizzo effettivamente scrivendo, che mi funse spesso da riferimento inconsciente, a valutare la mia motivazione in ciò che andavo intraprendere in seguito. Bene rapidamente evolsi verso “le costruzioni navali„ che lo motivavano molto più. Affinché i miei sogni abbiano un minimo di realtà, occorreva assolutamente che queste barche possano navigare. Un modello era stato per me una barca morta e gradivo già troppo vivere, per perderla in sogni astratti. Non, occorreva vero che si muove, che naviga. Immaginate un po', anche dormire mi dava l'impressione di perdere tempo, di morire un po'. Avrò già voluto potere fare tutto, tanto il giro del mondo sulle mie barche, che costruire un posto adatto per il nostro cane Zamba,  con salone, WC, bagno. Avevo sempre bisogno di occupazioni, e quando non sapevo più che fare, mamma o Colette non erano mai a corte di idee. Così io appresi a cucire, a fare pompon, ricamare, lavorare a maglia, fare pasticcerie, la cucina, ma anche riparare le casse di pile o i ferri da stiro dei clienti. Stabilivo su planchettes piccoli impianti elettrici come prese di corrente, illuminazione semplice accensione, vedere anche un va e vieni. Avevo sempre qualcosa a scoprire.

Alla scuola invece le cose non andavano ritardare a rovinarsi per me. Verso nuovo dieci anni, iniziai ad incontrare grandi difficoltà in ortografia, che non andavano ritardare a diventare molto di grandi, quindi di difficoltà enormi gli anni successivi.

Se io là ragionati oggi, credo che il blocco che andavo provare su questo periodo, prendeva la sua fonte nell'immagine che avevo allora del mio fratello e la mia sorella. Erano tutti due dei cervelli che non ero, soprattutto Jean Claude. Avevo timore egli mi sembro, di deludere i miei genitori, non essere all'altezza della famiglia, e per mascherare quest'insufficienza andavo entrare in un cerchio infernal. Dinanzi ad altrettanta incapacità mi sembrava, la mia sofferenza diventando troppo grande, la mia vergogna anche, il mio orgoglio certamente tutto tanto, io messo a simulare la malattia. Avevo appena dieci anni.

Nei primi tempi mamma apitoya sulla mia sorte e si conservò la mattina alla casa. Il pomeriggio ero curato: Ero sfuggito al dettato!

Passai tutte le piccole sofferenze in rivista, la tosse, i mali di gola o di testa, ma molto rapidamente mi occorse variare, allora io avere male al ventre. Ciò mi sembrava facile controllare. Non ero così stupido mi sembrava, la mia sorella e mio padre avevano una certa fragilità del fegato, mi era facile informarlo un po', tanto più che avevo già fatto scienze naturali e conoscevo perfettamente la posizione degli organi nel corpo umano. Io avere dunque nessuna difficoltà a fuorviare questa piccola donna, il medico del villaggio. Fin dalla prima volta che me ausculta, quando palpa il lato diritto, iniziai emettendo un grande: Aïe ! Il giro era giocato!

Non avevo avuto alcun merito d'attore, ero e sono restato così tanto chatouilleux, che l'inizio era stato più che naturale, solo il suono emesso era della simulazione. Non vi aveva assolutamente nulla visto, e lo diagnostica era caduto, quello che avevo scelto, avevo male al fegato. Non vi dirò tutte le medicine che io pus allora inghiottire tanto furono numerosi, né i regimi che io pus fare. Plus la contrainte était grande, plus je la surmontais facilement et heureux de le faire. Cela apportait de l'eau à mon moulin, puisque je prouvais ainsi mon aspiration à la guérison. Il n'y eut toutefois qu’une chose que je ne pus jamais très bien faire, ce fut me passer de vivre. Je viens de vous le dire il y a quelques lignes, dormir ou simplement être au lit, était selon moi mourir plus qu’un peu. Per compensare la mia difficoltà, i miei genitori mi comperarono tagli di cartone o altre futilità di questo tipo, che costavano relativamente caro a questa epoca. Per loro che iniziavano ad incontrare alcune difficoltà finanziarie, spesero del tipo, una piccola fortuna per distrarrla.

Quel égoïsme ai-je pu manifester ainsi, vis à vis de mon frère et ma sœur en particulier. Pour combien de mes péchés Jésus donna sa vie, et ce n’était que le commencement ! Quanta vergogna -je ho potuto infliggere così alla mia povera mamma quando, dopo che aveva fatto la relazione con l'ortografia e le mie “malattie„, essa dût trascinarla a scuola sui tre cento metri che ne ne separavano. Urlavo allora delle supplications perché ve lo porti, più molto che uno condannato a morte conduce all'impalcatura. I miei grida erano tali che sollevavano tutti gli oziosi e comere del villaggio, che uscivano sul passo della loro porta.

La più cattiva memoria di questo crollo, fu tuttavia il giorno dove io dovuti abbassarlo a copiare su uno dei miei camerati. Dico bene di abbassarsi, poiché per me ciò aveva allora rappresentato il tetto della confisca. Il momento di di non avevo più saputo scrivere “in„. Ogni volta che rincalzavo su una parola, mi occorreva fare rapidamente per non perdere il filo del dettato.

Come sempre, passai dunque rapidamente per tutte le soluzioni “di in, dente, d'anno, den, dan,… „ e dinanzi al disperazione che mi procurarono sul momento l'idea della moquerie dell'insegnante ed il rire dei miei piccoli camerati che non andavano trascurare di scoppiare in occasione della correzione, immersi nel fango del peccato, il tetto della vergogna, io « COPIATE„. Non credete che esagero la cosa, io lo vissuti allora così.

Avevo messo il dito in un ingranaggio infernal, poiché essendo “la malattia„ scoperta, egli mi occorse rapidamente trovare qualcosa più di esagerato per essere più convincente: Passai dunque alle hallucinations. Arrivato a questa dimensione, io sus tuttavia acculé in miei ultimi retranchements.

La mano di dio fu fortunatamente là per calmare gli strappi di mamma al mio argomento, poiché una comodità andava essergliportatga. Un rappresentante di commercio il cui coniuge era stato curato di deprime da un agopuntore/ostéopathe, gli indicò l'indirizzo di quest'ultimo. Nessuno attorno a noi non conosceva allora questo tipo di specialità, ma mamma presi tuttavia appuntamento e ci rendemmo. Ci fece entrare, mi fece prolungare e rimase piantato verticalmente da osservarlo. Mamma gli parlava, ma restava là, come se non lo ascoltasse. Compresi a questo momento, che quest'ultimo non lo fuorvierò, e lo diagnostico cadde : “Signora il vostro bambino non ha mai avuto male al fegato„. Non mi insegnava certamente nulla, ma ero in un certo qual modo alleviato. So tuttavia recentemente, soltanto a questo periodo della mia vita, io furono in contatto con l'epatite B, ma il più grande rischio della mia vita, si era così tanto trovata mescolata a tutto il resto, che nessuno non se ne era realmente reso. La trappola del nemico aveva bene fallito richiudersi a mai su me, come si richiude su ciascuno di noi se lo seguiamo nelle sue vie tortueuses.

Non so se furono le due sedute d'agopuntura o il fatto non di potere più arretrare che mi portò la cura, ma quando il giorno dell'ortografia ritornò, io partiti tutto guilleret in classe. Io sembrava -il, erano curato delle mie frodi. Di cento a cento venti difetti in una pagina e metà di dettato, poiché facevo nei momenti più gloriosi, scesi rapidamente alla metà, quindi al quinto, quindi il dixième. Dopo??? Oh! Dopo… Je fis souvent bien rire mes secrétaires malgré tout, lorsque dans mon travail je dus rédiger de nombreuses pages de devis.

Per tutto questo periodo, le mie esperienze “navali„ erano state bene treno. Dopo “un sommergibile„ capriccioso, ero passato “alla barca a vapore„. Erano sommari, ma lo portavano gradualmente alla comprensione delle loro debolezze e soprattutto ai sogni di grandi velieri.

Dans le dédale de mes occupations, il y en avait une que j'avais quelque peu oublié, c'était l'aide que nous apportions à nos parents sur les chantiers.

Così stupefacente come ciò possa sembrare, effettivamente non ho detto “mio padre„, ma “i miei genitori„. Durante i primi anni d'attività, aveva preso un apprendista per aiutarlo, quindi poiche'l'offerta è rapidamente diventata troppo grande, egli aveva dovuto assumere uno, quindi due operai per fare fronte alla domanda. Una progressione felice avrebbe potuto essere prevista, ma il fenomeno di non pagato aveva cresciuto nelle stesse proporzioni, che moltiplicano là i problemi. Era allora stato necessario regolare ciò che non aspettava, i salari, i carichi, le imposte, le fatture…

La progressione era durato sette anni e gli aumenti andavano cadere. Andavano cadere come il coltello della guillotine, ma alla velocità alla quale suona il rintocco. Andava mettere tempo a scendere questo coltello, ma mentre sono movimento fu innescato, impassibilmente segnò l'inizio di una lunga agonia.

Mamma che non aveva perso nulla di sua combativité di gioventù, andava così investirsi durante numerosi anni sui cantieri d'elettricità o d'impianto idraulico al lato di papà, per sostituire l'operaio diventato troppo caro. Jean Claude ed io, investimmo anche al compito. Essendo il mio fratello di due anni il mio maggiore, era così più efficace, e come mamma faceva piuttosto le perforazioni di parete, i suggellamenti o altre cose di questo tipo. Io, spesso come un gioco, ponevo le prese di corrente ed i commutatori. Ciascuno faceva ciò che era al suo livello. Colette che aveva ricevuto il suo certificato di studi prima del cantone, seguiva corsi per corrispondenza in previsione di BEPC, e parallelamente riceveva i clienti al deposito. Ciascuno vi metteva ciò che poteva per salvare la barca.

In un altro tipo di attività quotidiane, avevamo anche la visita all'azienda agricola vicina là quérir il latte. Secondo l'umore del momento, era sia la passeggiata, sia il lavoro forzato. Una sola cosa restava sempre uguale tuttavia, era il cueillette dei denti di leone o il taglio dell'erba ai conigli, quello, erano sempre così noioso indipendentemente dal giorno. Il giardinaggio, non era neppure il mio molto nel giardino dei genitori. Nel mio che non doveva superare cinque a sei metri quadrati, era più che diverte e soprattutto meno stancando. Nell'autunno, per proteggere le insalate d'inverno combiniamo anche raccogliere strati morti nei boschi vicini. Questo compito nobile, non andava tuttavia restare per noi un argomento molto glorioso. Era rapidamente diventato per Jean-Claud'e me, un'occasione di caduta. Dovevo avere undici anni, posso essere dodici, infine che: Eravamo già uomini! Come papà fumava, decidemmo di fumare anche. Fu così rapido come ciò ad intraprendere, ma molto difficile da fornirsi in sigarette.

Ve lo dicevo ci sono alcune linee, mamma lavorava sui cantieri. Infatti questo , quando eravamo tutti tre alla casa, servivamo spesso ciascuno il nostro giro al deposito. Ovviamente, ci occorreva per ciò rendere la valuta, allora quando il giovedì arrivava, parte per parte, subtilisions nella cassa. Non occorreva andare troppo rapidamente, poiché la cassa non era mai bene riempita ed il sottise si sarebbe rapidamente scoperta, ma eravamo “perseveranti„ in nostra fourberie, vi tornavamo spesso tra lo stesso giorno. Più volte facemmo così, fino al giorno dove, non so più che dei due, voluto fare un fuoco d'artificio di zoppica di fiammiferi ancora quasi piena, e si fece arrostire le sopracciglia dal embrasement soltanto ciò produsse. Ci inserimmo allora in una menzogna non possibile, dello stile avere trovato questa scatola di fiammifero ancora piena. Penso che nessuno non sia mai veramente dupe, ma i nostri genitori fecero semblant noi di credere, che li ritiene sufficientemente puniti da noi stessi, piuttosto soltanto di peggiorare la situazione all'estremo.

A opposto di ciò che infiammavamo i fiammiferi, papà estingueva il fuoco. In effetti, dal nostro arrivo nel villaggio, era diventato vigile del fuoco disinteressato. Di tanto in tanto, assistevamo all'addestramento del gruppo la domenica mattina, ma così a volte quando crescemmo un po', ci scivolammo nell'automobile allora di partenze su luoghi di incendi di camino. Così assistemmo una notte di tempesta, alla devastazione di tutto un corpo d'azienda agricola, di cui conservo una grande nozione del pericolo che il fuoco rappresenta, senza tuttavia temerlo.

Ogni anno, come molte associazioni lo fanno, quest'amichevole dei vigili del fuoco , organizzava alcuni balli, ed in particolare una piccola rappresentazione teatrale, come le scuole per la consegna dei premi e signor le curato per Natale. C'erano anche le feste locali vicine, i circoli di agricoltori, ed un'importante necessità di sonorisation si era molto rapidamente fatta considerare. Come complemento delle sue diverse attività artigianali, papà aveva dunque colto quest'occasione di mercato e si era costruito tutto uno materiale sono completo: Amplificatore, recinti, micros, cavi di collegamento, dischi 78 giri,… ecc. Verso gli anni cinquantotto, legò anche un'orchestra che seguimmo ogni settimana. Pensate bene che gradissimo ciò su tutto. Ci rendevamo utili a svolgere i cavi, scendere dall'automobile l'attrezzatura pesante d'amplificazione… Ci occorreva giustificare la nostra presenza. È vero che era pesante questo materiale, certamente parce che, le nostre braccia non erano molto forti, ma anche perché tutto non era miniaturizzato come ora. In queste circostanze papà faceva anche il relatore, noi, giocavamo con i figli, ma anche la sera, ballavamo al suono del ballo musetta. A volte quando l'ambiente era buono e che i motivetti duravano un po'più che di solito, dormivamo nell'automobile o su un banco, soprattutto io il piccolo ultimo.

Eravamo felici di tutte quest'uscite che molte altre non avevano ed io non vogliono dire soltanto da parte mia, ne non provavo un'impressione leggera di superiorità.

Ne eravamo a volte doppiamente felici quando noi succedeva quest'aubaine, che al valzer finale, i nostri genitori ci propongono questa sorpresa inaspettata di partire direttamente sulle coste normanne per raccogliere gusci. Questi giorni là, o più esattamente queste piccole mattine là, posso garantirli che non c'erano pigri per sistemare il materiale di sono. La domenica eravamo sicuro tutti in forma, ma il lunedì, anche se a volte avessimo di bene piccoli occhi per andare in classe, nessuno si lagnava né non lo lasciava trasparire.

Una volta i miei problemi d'ortografia regolati, la mia scolarità ridiventò normale e senza problema più grave. Per Jean-Claude, era anche bene poiché aveva fatto un punteggio quasi identico a quello di Colette, ed era arrivato secondo del cantone al suo certificato di studi. Come essa del resto andava cominciare i corsi per corrispondenza al rientro secondo il suo esame.

Ad ogni giorno basta la sua pena, io, io ne erano soltanto a mia communion solenne.

Io avere non la possibilità di fare la mia pensione di communion con questo curato brave, di cui abbiamo già molto parlato. Era stato troppo diretto con la classe borghese del villaggio per essere apprezzata di tutti. È così! È spesso difficile soddisfare a tutti per quello che vuole restare nella verità. Ne aveva allora fatto l'esperienza triste. Io avere dunque per la mia pensione di communion, un giovane abbot abbastanza piacevole, condotto da un curato di piccola dimensione, al naso sfilacciato ed alle parole cinglantes. Molto fortunatamente, non fu una preoccupazione principale per me. Feci in effetti il mia communion con fede e verità davanti dio e furono bene là per me il principale. Je n'étais certes pas désintéressé des traditionnels cadeaux, pas plus que du repas et de la famille qui nous entourait, mais mon meilleur souvenir de ce moment reste la sincérité avec laquelle je m'avançai ce jour là vers l'autel.

Cammino facendo, l'anno successivo, continuai ad andare regolarmente alla messa. Se non potessi andare a quella di dieci ore trenta, andavo a quella di nove ore. Spesso anche, prendevo la mia bicicletta che non la lasciava mai, eccetto per gonfiare le mie scarpe a macchina per colata continua, ed andavo alla messa in uno dei villaggi vicini. In uno di loro, molto un vecchio curato che era considerato per il sua gentillesse, là officiait ancora.

È vero che per il cuore di un bambino, è importante di trouver en l'homme de Dieu, l'Amour de Christ.

Quell' anno, passai dunque la mia vita spiritosa, una domenica in una chiesa, una domenica in un'altra, e come Colette e Jean Claude lo avevano fatto prima di me, ai miei tredici anni io rinnovai questa presa di posizione davanti dio, che è il communion solenne.

Questa traduzione è stata effettuata da un traduttore elettronico, è per questo che chiediamo a lei molta indulgenza, e siamo aperti a qualsiasi proposta dalla sua parte per una migliore interpretazione. Grazie per ciò, di volere contattarci qui.

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